L’incurvamento del pene, chiamato anche pene curvo o recurvatum penieno, può essere congenito o acquisito.
Per le forme congenite, anche se presenti sin dalla nascita, in genere la diagnosi avviene durante pubertà. Il paziente si rende conto della deformazione solo quando il pene è eretto e la curvatura può essere di varia entità e gravità fino a rendere impossibile i rapporti sessuali.
Le cause di tale condizione non sono del tutto note. La diagnosi è essenzialmente clinica e può essere agevolata dalla raccolta del paziente di fotografie del proprio pene in erezione.
La terapia di raddrizzamento del pene (corporoplastica) è prettamente chirurgica.
Quando la curvatura invece compare progressivamente si parla di incurvamento penieno acquisito, e nella stragrande maggioranza dei casi è causato dalla malattia di La Peyronie, che colpisce il tessuto connettivo che costituisce l’albuginea (involucro) dei corpi cavernosi del pene, strutture fondamentali per il processo di erezione del pene. Tale condizioni si caratterizza per la presenza di lesioni fibrotiche dette placche che portano all’incurvamento del pene.
Anche in questo caso la diagnosi è clinica. Durante la visita si possono apprezzare le placche di maggiori dimensioni con un’adeguata palpazione del pene. Le fotografie del pene in erezione anche in questo caso possono costituire un valido ausilio diagnostico.
Ad oggi non vi sono delle terapie mediche efficaci per tale condizione; è previsto l’uso di antiossidanti a base di vitamina E che impediscono solo la progressione della malattia ma non una sua cura. Nei casi più gravi la chirurgia può porre rimedio alla situazione.